La casa è in regola con il catasto?

La casa in cui viviamo è in regola oppure no nei confronti del catasto? Lo è quando le planimetrie catastali e anche la descrizione dell’unità immobiliare presso l’Agenzia del Territorio corrispondono alla realtà e con i dati in Comune. Essere in regola diventa importante per diversi aspetti, il primo è quello che riguarda il pagamento delle imposte come l’IMU, e per evitare le sanzioni previste in caso di irregolarità.

Regola generale

La regola generale vuole che, in caso di lavori che precedono la modifica della planimetria catastale, si debbano depositare le variazioni entro trenta giorni dalla fine dei lavori presso il Catasto Edilizio Urbano. La documentazione inerente alle variazioni, deve essere presentata anche in altri casi, ecco quali:

  • Nuove costruzioni
  • Demolizione edifici esistenti
  • Migliorie agli impianti
  • Finiture che comportino un aumento della rendita catastale.

I casi più ricorrenti che richiedono la variazione catastale

Ecco i casi più frequenti nei quali è richiesta la presentazione della domanda di variazione al catasto.

Cabina armadio in muratura: tale costruzione pesa sui vani come un terzo degli stessi, quindi diventa una cosa che comporta la modifica della rendita catastale. Ciò dunque pone il dovere alla persona che ha fatto la struttura, di presentare presso gli uffici del catasto la richiesta di variazione. Qualora al posto della muratura si utilizzino altri materiali come il cartongesso (quindi facilmente rimovibili), è bene informarsi se la variazione sia necessaria o meno.

Open space: una delle mode degli ultimi anni è quella dell’accorpamento di stanza come cucina e soggiorno, realizzando così il famoso open space. Questa è una modifica per la quale è necessario fare richiesta di variazione catastale.

Sottotetto: il recupero del sottotetto per trasformarlo in una mansarda, è sicuramente un’opera che richiede la variazione catastale.

Bagno secondario: realizzare un secondo bagno nella casa, ha la stessa regola della cabina armadio. Se non si tratta di rifare un bagno vecchio rinnovandolo, ma si tratti di una nuova creazione, va fatta la richiesta di modifica catastale.

La veranda: chiudere uno spazio in precedenza aperto, creando così una veranda, aumenta di fatto la rendita catastale, e prevede quindi che si faccia richiesta di variazione catastale presso gli uffici dedicati. Se si crea come prolungamento dell’abitazione per giungere ad un’altra stanza come ad esempio il salotto, va inserito tra i vani principali.

Recupero di abitazione rurale: una delle abitudini di molte persone in cerca di investimenti è quello del recupero di abitazioni rurali in abbandono. Prima di procedere con l’acquisto però, è bene accertarsi che il precedente proprietario abbia censito in maniera corretta l’abitazione al Catasto Edilizio Urbano e deruralizzato presso il Comune competente, e abbia proceduto al pagamento dei relativi oneri.



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