Ristrutturare un appartamento, quanto costa?

Il costo della ristrutturazione di un appartamento è un’indicazione che dipende da troppe variabili e pertanto può portare a determinazioni di importi anche molto distanti tra di loro: solo a termine di una progettazione esecutiva e dei relativi computi metrici estimativi si può arrivare a fornire una stima che sarà congruente all’effettivo importo come risulterà poi alla chiusura dei lavori con un’approssimazione inferiore al 5%.

Cerchiamo di fare una stima

Ad ogni modo a voler fornire un intervallo di stima possiamo operare alcune semplificazioni: riferendosi ad un’unità immobiliare di circa 100 mq è opportuno distinguere la parte specificamente edile che può variare mediamente tra i 35.000 euro e i 60.000 euro. Quest’ultima è costituita da:

  • Manodopera
  • Materie prime per realizzare le opere murarie
  • Impianti elettrici
  • Impianto idrico
  • Impianti di condizionamento d’aria
  • Impianto di antifurto
  • opere di pitturazione
  • Opere di cartongesso

La parte relativa alle forniture che il committente può fornire direttamente all’appaltatore mediamente variano tra i 13.000 euro e i 30.000 euro e consiste, in linea di massima, in:

  • Pavimentazioni
  • Rivestimenti
  • Sanitari
  • Le raccorderie e rubinetterie
  • Gli accessori da bagno
  • Le porte interne e la porta d’ingresso
  • La caldaia
  • Le macchine per il condizionamento d’aria
  • I corpi illuminanti
  • Le placchette per gli interruttori elettrici

In ultimo l’eventuale fornitura degli infissi esterni, qualora vadano sostituiti, che se realizzati in alluminio a taglio termico rivestiti internamente in legno può aggirarsi tra i 13.000 € e i 20.000 € completi di tapparelle e relativi motori di avvolgimento, ma è ovvio che il prezzo è funzione del numero, della grandezza e della forma degli stessi e può avere un notevole abbattimento se si passa ad un materiale come il p.v.c. o l’alluminio non rivestito.

Si tenga inoltre presente che l’importo delle opere edili che si vanno ad appaltare è assoggettato fino ad un tetto di € 96.000 alla detrazione fiscale del 50% per tutto il 2016 recuperabile in 10 rate annuali di pari valore e ad un regime IVA agevolato al 10%; mentre le forniture che il committente va ad acquistare saranno comunque assoggettate alla detrazione fiscale del 50% (sino al tetto di € 96.000 facendo cumulo con le opere edili) mentre l’IVA resta quella ordinaria al 22% sempre che si tratti di opere di manutenzione straordinaria e può essere agevolata solo per una certa tipologia di beni (quelli significativi) e sempre che questi vengano fatti acquistare direttamente dalla ditta esecutrice delle opere.

Discorso a parte per gli infissi esterni ove la detrazione fiscale sale al 65% per tutto l’anno 2016 ed il loro importo non fa cumulo con il tetto di € 96.000 relativo all’ammontare delle opere edili più le forniture suddette.